Le previsioni economiche di primavera dell’Ue: rivisto al rialzo il Pil dell’Italia per quanto riguarda il 2021 e il 2022.
L’Ue ha presentato le previsioni economiche di primavera e si mostra ottimista in vista dei prossimi mesi anche grazie ad una campagna di vaccinazione che procede spedita.
Ue, le previsioni economiche di primavera
“Le vaccinazioni e l’allentamento delle restrizioni stanno aprendo la strada alla forte ripresa dell’economia italiana nella seconda metà del 2021. Gli investimenti sostenuti dall’Ue dovrebbero portare l’economia su un percorso di espansione sostenuta, che dovrebbe consentire alla crescita di tornare al livello pre-pandemia entro la fine del 2022“, si legge nelle previsioni economiche di primavera dell’Ue.
La situazione in Italia: Pil, deficit e debito pubblico
Buone notizie anche per il Pil italiano, rivisto al rialzo. Secondo le nuove stime il Prodotto Interno Lordo dell’Italia si dovrebbe attestare intorno al 4,2% nel 2021 e intorno al 4,4% nel 2022.
Per quanto riguarda il debito pubblico, questo continua a salire anche per le misure a sostegno dell’economia. Si stima che dal 2022 inizierà una discesa che porterà il valore dal 159,8% del 2021 al 156,6% del 2022.
Quest’anno aumenta anche il deficit, che sale all’11,7%. Un dato che non sorprende alla luce delle misure messe in campo dal governo contro gli effetti della pandemia. Anche il deficit comunque dovrebbe calare nel 2022.
Gentiloni, “L’economia crescerà in modo robusto quest’anno e il prossimo”
“L’economia crescerà in modo robusto quest’anno e il prossimo. Le prospettive sono migliori delle attese per due fattori: un rimbalzo più forte del previsto nell’attività globale e nel commercio, e l’impulso del Recovery che è stato incorporato alle previsioni“, ha dichiarato il Commissario europeo Paolo Gentiloni. “In generale, ci si attende che il Recovery spinga la crescita Ue di circa l’1,2% nel periodo 2021-2022 […]. Con un orizzonte di meno di due anni, questa previsione può valutare solo l’impatto immediato e diretto sul Pil dall’aumento della domanda interna. Può solo catturare parzialmente gli effetti indiretti che saranno generati dal rafforzamento degli investimenti e dalle riforme del Recovery“.